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L’aids del gatto o sindrome da immunodeficienza felina è una malattia virale propria del gatto che non si trasmette all’uomo. Il virus che colpisce il gatto è diverso da quello dell’uomo, anche se ci sono delle similitudini sul comportamento della malattia. Detto questo è una patologia che si contrae soprattutto attraverso il morso da un gatto all’altro, con il contatto saliva sangue (frequente nei maschi interi che lottano per il territorio) e attraverso l’accoppiamento. Raramente si trasmette dalla mamma ai feti nell’utero. La trasmissione tra un animale sano ed uno malato che convivono nella stessa casa è rarissima. Si dice che un paziente su mille la contrae in questo modo. I gatti positivi possono non avere sintomi per anni. Quando compare la sintomatologia è varia, e consiste in una maggior predisposizione a contrarre altre malattie dalle quali il gatto fa fatica a guarire. A volte compare febbre, oppure si hanno problemi oculari, o patologie neurologiche, problemi cutanei e diminuizione della capacita’ di difesa anticorpale . L’incidenza di tumori aumenta nei gatti positivi a questa patologia. La diagnosi si ottiene da un esame del sangue che ricerca gli anticorpi verso il virus.E’ una diagnosi non semplice ed a volte è necessario fare piu’ di un esame del sangue per trovare la positività. Purtroppo non esiste un vaccino che protegga da questa malattia. L’unica precauzione che si deve prendere per limitare il contagio è quella di evitare che gatti sani abbiano contatto o lottino per il territorio con gatti randagi potenzialmente ammalati. Attenzione anche agli accoppiamenti. E’ una buona regola sottoporre entrambi gli animali che devono accoppiarsi all’esame del sangue per evitare che uno trasmetta la malattia all’altro.